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Osservatorio locale per il paesaggio della Castellana

Osservatorio locale per il paesaggio della Castellana

05 Jan 2022

L’Osservatorio Locale per il Paesaggio della Castellana si pone come strumento di comunicazione e cooperazione tra le diverse realtà territoriali che condividono un paesaggio che deriva da una storia, da una pianificazione urbanistica e da dinamiche socio-economiche similari. 

La rete dei corsi d’acqua è stata individuata dall’Osservatorio come elemento comune e unificante dell’area della Castellana. I corpi idrici che percorrono il territorio costituiscono infatti un elemento caratterizzante e identitario del paesaggio, una risorsa da salvaguardare e valorizzare, un tessuto connettivo capace di legare luoghi, temi e dinamiche di trasformazione. Tale considerazione è emersa da un’attività di coinvolgimento dei Comuni aderenti all’Osservatorio portata avanti da un gruppo di lavoro tecnico che, dopo aver predisposto una scheda conoscitiva guida, ha condotto una serie di interviste finalizzate alla ricerca di elementi del paesaggio in comune. Da questa prima attività si è giunti all’individuazione delle principali criticità e degli intenti di valorizzazione delle singole amministrazioni pubbliche su cui fondare le azioni dell’Osservatorio.

Alla luce degli esiti di tale attività e dell’esigenza emersa da parte di tutti della assoluta utilità di poter disporre di uno strumento partecipato che consenta una visione sovracomunale e coordinata del territorio e delle correlate azioni di salvaguardia, gestione e pianificazione del paesaggio, sono state elaborate 4 azioni su cui concentrare l’attività dell’Osservatorio, che qui si riassumono:

  1. Figure di paesaggio come valori: individuazione e mappatura delle figure di riferimento del paesaggio per la definizione di un pattern figurativo-ecosistemico verso nuove visioni di qualità del paesaggio agrario tramite la documentazione esistente.
  2. Attività di studio, analisi ed elaborazione della documentazione d’archivio e della cartografia storica utile alla comprensione dell’assetto attuale del territorio e dei segni e tracce del passato da conservare o trasformare consapevolmente.
  3. L’acqua nel paesaggio alla luce del rapporto tra gestione idraulica, servizi ecosistemici, Direttiva Acque e rete capillare.
  4. Analisi degli effetti terapeutici dei corsi d’acqua e della vegetazione ripariale a sostegno della definizione di indicatori di benessere e salute e di un nuovo concetto di spazio pubblico.

La prima azione consente di raccogliere informazioni e dati sull’area interessata utilizzando la documentazione dei diversi enti (Piani di assetto territoriale, strumenti urbanistici, Piano delle acque, altre analisi) e consente di avviare una prima ri-lettura ponendo le figure di paesaggio quali elementi di senso e valore.

La seconda azione consente, attraverso l’analisi e lo studio della documentazione d’archivio di conoscere e ri-conoscere il territorio nelle sue trasformazioni e di rapportarlo all’attuale stato.

La terza azione è connessa alla presenza delle acque che percorrono l’area e alle problematiche di vario tipo da affrontare in particolare in connessione con la Direttiva Acque, in vigore da gennaio 2022.

Infine l’ultima azione nasce dall’attività di collaborazione avviata tra il Comune di Castelfranco Veneto e l’Università degli Studi di Padova, che coinvolge gli ospiti della Casa per anziani e quelli del Centro diurno per i malati di Alzheimer per i quali viene approfondito il rapporto tra paesaggio, benessere e salute. Tale azione è di interesse a tutti i partecipanti dell’Osservatorio e ha trovato anche compimento in un progetto di ricerca finanziato all’interno del Programma Horizon 2020.

All’interno della quarta azione rientra anche una seconda attività, sempre promossa dall’Università, che pone l’accento sul valore del paesaggio della mobilità sostenibile, quello dei sentieri ciclopedonali che si snodano lungo le infrastrutture blu-verdi rappresentate dal complesso del reticolo idrografico e delle componenti vegetali. Questa attività di analisi tenta di rispondere positivamente al fenomeno di frammentazione e degrado della rete di percorsi della mobilità dolce, una criticità che risulta diffusa sull’intero contesto territoriale.

In generale, le azioni dell’Osservatorio si realizzano in coprogettazione con enti e associazioni del territorio proponendo nuovi indirizzi per una corretta gestione e monitoraggio del paesaggio, con particolare riferimento alle aree degradate, e promuovendo attività di formazione e divulgazione del paesaggio e di coinvolgimento e partecipazione delle comunità locali, anche attraverso l’utilizzo di strumenti quali ad esempio un sito interattivo, passeggiate sul territorio aperte al pubblico coadiuvate da esperti, mostre, seminari e incontri con altri Osservatori.

La sede dell’Osservatorio è ospitata temporaneamente presso Villa Revedin Bolasco, struttura di proprietà dell’Università di Padova, nell’ambito dei locali in uso del laboratorio “LABolasco” del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali. Inoltre, presso il giardino storico della Villa si svolgono alcune delle attività che saranno oggetto dell’azione 4, oltre che rappresentare uno dei beni paesistici e culturali di straordinario interesse. La sede definitiva dell’Osservatorio sarà Casa Rebellato, un edificio contermine al giardino storico di Villa Revedin Bolasco concesso in comodato d’uso al Comune di Castelfranco Veneto da parte dell’Università degli Studi di Padova, e per la quale è previsto un piano di restauro.

L'Osservatorio locale per il paesaggio della Castellana.