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Osservatorio del Paesaggio delle Colline di Conegliano Valdobbiadene - Accordo tra IUAV e Conegliano, Città del Cima, per la creazione di un Museo del territorio e del Paesaggio riguardante l’area sinistra del Piave

Osservatorio del Paesaggio delle Colline di Conegliano Valdobbiadene - Accordo tra IUAV e Conegliano, Città del Cima, per la creazione di un Museo del territorio e del Paesaggio riguardante l’area sinistra del Piave

Osservatorio Locale Oss. locale di Conegliano e Valdobbiadene

Il 22 marzo nella sede dell’Università IUAV di Venezia, ai Tolentini, il rettore Benno Albrecht e il sindaco di Conegliano Fabio Chies hanno firmato un protocollo d’intesa che dà il via a un lavoro di ricerca e studio per verificare la fattibilità di un’ambiziosa operazione culturale: promuovere la creazione di un Museo del territorio e del Paesaggio riguardante l’area sinistra del Piave.

Un paesaggio dalla bellezza resa celebre dall’artista Cima da Conegliano; ma soprattutto un territorio di grande valore antropico, oltre che naturale, con un rilevante patrimonio culturale, civile ed economico.

Molte le ragioni che sostanzierebbero la creazione di un Museo del territorio e del Paesaggio in questa zona: si tratta di un’area con una storia importante, in passato attraversata da un inquieto periodo di contaminazioni culturali, ai margini della Repubblica Veneta, e poi dalla cultura illuministica delle Accademie, che si è confrontata con le lacerazioni e le trasformazioni prodotte dalle guerre mondiali, con il successivo inurbamento e la sperimentazione dell’edilizia pubblica come volàno economico della ripresa.

E soprattutto si tratta di un’area che ha vissuto la diffusa “industrializzazione di eccellenza” (l’industria del mobile con Dal Vera, degli elettrodomestici con Zoppas) e l’industrializzazione innovativa in un territorio vasto (la “Inox Valley”). A tutto questo si aggiunge il complesso mondo economico del Prosecco, di antiche tradizioni (qui la prima Scuola Enologica Italiana fu promossa anche dalla cultura imprenditoriale dei Carpenè Malvolti), ma anche innovativo e tecnologicamente avanzato, e infine tutta la filiera del cibo e del turismo, che ha profondamente segnato l’immagine identitaria dell’area.

Incrocio di saperi e tecnologie, trasferimento di conoscenze tra industria e agricoltura, modelli economico sociali in continua trasformazione (per esempio la figura del metal-mezzadro) hanno contribuito a caratterizzare l’economia del territorio, a disegnare il paesaggio e la sua trasformazione.

Per l’Università Iuav di Venezia il progetto si configura come un’opera di interesse scientifico e anche di impegno formativo, ambientale e civico.

Il rettore Iuav Benno Albrecht è responsabile del progetto, coadiuvato dal ricercatore Pierantonio Val che così commenta: “Un Museo del territorio e del paesaggio è un progetto che coinvolge le competenze di Iuav a 360 gradi: non solo in materia di paesaggio e progetto della città, ma anche nelle discipline della storia, del design degli spazi e dell’allestimento, della comunicazione identitaria”.

“Solo un’efficace ricerca dei materiali e una competente organizzazione narrativa può correttamente ricostruire e diffondere a un pubblico allargato la consapevolezza del valore e dell’interesse civile del territorio, la sua esemplare specificità e bellezza nel panorama europeo e anche soddisfare le esigenze crescenti del settore turistico” conclude.

(Fonte e foto: Comune di Conegliano – Iuav)
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